Semaforo rosso, semaforo verde. Un semaforo di etichette colorate orienta le scelte alimentari al bar.
Se a una corretta disposizione dei cibi sugli scaffali, aggiungiamo anche delle etichette colorate per distinguere i cibi salutari da quelli "spazzatura, nel tempo le persone tenderanno ad acquistare sempre più cibi sani.
A sostenerlo è uno studio condotto da Anne Thorndike, medico internista del Massachusetts General Hospital in Bostonl, e pubblicato sull' American Journal of Preventive Medicine.
La prima fase dello studio è stata condotta nel bar dell'ospedale. Qui i cibi sono stati codificati con etichette colorate:
- verde per verdura, frutta, cereali, fonti proteiche magre (pesce, carni bianche)
- giallo per cibi della tipologia verde, ma che contengono anche grassi saturi o calorie
- rosso per cibi calorici o senza alcun valore nutrizionale
All'etichettatura ha fatto seguito una ridistribuzione degli articoli sugli scaffali, in modo da mettere all'altezza dello sguardo acqua, bevande senza zuccheri e cibi poco calorici.
Nel tempo si è osservato che le persone tendevano sempre più ad acquistare prodotti con l'etichetta verde. L'acquisto dei cibi "verdi" è aumentato del 12%, mentre quello di cibi "rossi" è sceso del 20%. In particolare l'acquisto di bibite è sceso del 39% .
Non solo, a distanza di due anni, questa tendenza si è mantenuta, segno che i frequentatori del bar dell'ospedale non si sono assuefatti alla vista delle etichette, ma hanno continuato ad operare scelte alimentari salutari.
Il sistema è di facile adozione, e il costo di questa soluzione irrisorio. Chissà se a qualcuno verrà voglia di adottarlo nelle scuole per etichettare cibi e bevande nei distributori.
Per saperne di più sulla nutrizione, e sulle bufale delle diete Follow @MDfreerider
Cristina Rigutto

Qui i suoi articoli su colorability.




